Come è nato il Black History Month?
Inizio del XX secolo, lo storico Carter G. Woodson, figlio di genitori analfabeti che avevano vissuto la schiavitù e che aveva a lungo lottato per ottenere un'istruzione, non accettò l'indifferenza del mondo nei confronti dei successi dei neri. In una società razzista che rappresentava le persone nere in modo distorto e fuorviante, ignorandone i contributi, si impegnò a raccontare al mondo la ricchezza della loro storia e a contrastare i preconcetti sulle loro capacità e aspirazioni.
Nel 1915, in occasione del 50° anniversario dell'emancipazione degli schiavi, Woodson fondò l'Association for the Study of Negro Life and History (Associazione per lo Studio della Vita e della Storia dei Neri), oggi conosciuta come Association for the Study of African American Life and History.
Nel 1926, annunciò la "Negro History Week", una settimana dedicata alla storia dei neri e alla celebrazione delle loro abilità nelle arti, che si sarebbe tenuta ogni anno a febbraio, in coincidenza con i compleanni dell'abolizionista Frederick Douglass e del Presidente Abraham Lincoln.
Nel corso degli anni, la settimana di celebrazione di Woodson fu accolta con sempre maggiore entusiasmo, fino a quando nel 1975 il Presidente Gerald Ford la riconobbe ufficialmente in un messaggio pubblico. L'anno successivo, in occasione del bicentenario della nazione, l'ASALH estese la settimana all'intero mese di febbraio.
Black History Month a Torino
La prima edizione del Festival a Torino si è svolta online, a causa delle restrizioni legate alla pandemia.
Nel mese di febbraio del 2023 si è svolta la seconda edizione, promossa dall’Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione con il sostegno e il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, il patrocinio della Città di Torino, la collaborazione di enti e istituzioni piemontesi - Museo di Antropologia e etnografia dell'Università di Torino, Museo del Cinema, Musei Reali, Palazzo Madama, Polo del '900, Casa del Quartiere, Centro Interculturale, Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino, Gruppo Abele, Lombroso16 - e in partnership con Black History Month Bologna, Black History Month Firenze e tante associazioni del territorio torinese e della provincia: Codiasco, Associazione Paìs, Centro Piemontese di Studi Africani, Aframondo, AMEB Mother & childcare, Associazione Sudanese di Torino, MAMRE, Nwanyi - Collettivo Afrofemminista, Associazione Senegalese di Torino, Associazione Di tutti i colori di Pino Torinese, GIGUYA - Associazione per la solidarietà e la promozione della cultura del Mali di Torino, LabPerm, Mosaico - Azioni per i Rifugiati, Y Idea, Champs.
Questa seconda edizione, che è stata la prima in presenza, ha ospitato una serie di eventi significativi: convegni, talk, panel, presentazioni con autori afrodiscendenti, cene etniche, concerti e dj-set, fashion show e proiezioni, mostre d'arte e laboratori scolastici. Il tutto ha coinvolto la cittadinanza in una profonda riflessione sui temi dell'identità, dell'afro-arte e dell'empowerment, le tre parole chiave di questa edizione.